"C’è sempre qualcosa da cui fuggire. Non fosse altro che da se stessi."
[Amèlie Nothomb]

"Posso scegliere se essere costantemente attiva e felice o introspettivamente passiva e triste. Oppure...
diventare pazza rimbalzando da un umore all'altro."
[Sylvia Plath]

mercoledì 13 marzo 2013

Il cibo nella mia e nella vostra vita

Mi ero ripromessa che non avrei più scritto nulla fino a domani, ma non ho resistito.
Questo blog promette di diventare lo spazio che non ho mai veramente avuto per tirare fuori tutto quello che ho detto, perché verba volant, scripta manent.
Assolutamente banale, ma vero.

A scuola, c'è chi si apposta davanti alle macchinette fin dalla prima ora per ammucchiare quanto più cibo possibile.
Magari hanno saltato la colazione, magari no. Più spesso, cercano un modo per distrarsi durante le noiose ore di spiegazione.
E dalle otto all'una, le mie orecchie si riempiono di sgranocchiamenti, di confezioni che vengono aperte e poi accartocciate; orrendi e grotteschi di
m a s t i c a z i o n e mi riempiono la testa.
Prima, tutte queste cose non le percepivo. Ora, mi danno il voltastomaco.

Si esce a fare un giro il pomeriggio. Perché non prendere da mangiare? Perché non assaporare quella convivialità che solo il cibo ti sa dare?
E allora ci si siede ad un tavolo. E allora compaiono i mega-gelatoni, le crèpes rigorosamente strabordanti di nutella, i paninazzi di chi è in chimica, le patatine da aperitivo, le pizzette.

E la gente che mangia, la gente che deglutisce, la gente che annusa, la gente che assaggia, la gente che è soddisfatta perché ha mangiato.

Io so che tutto questo non è sbagliato, so che ad essere sbagliato è solo il mio modo di pensare.
Ma perché, santocielo, quando cammino, oltre a specchiarmi in tutte le vetrine che incrocio e a maledirmi per il mio grasso orrendo, dovunque mi giri vedo persone che si godono il cibo in modo spensierato?

Perché lascio che il cibo mi rovini la giornata anche in questo modo?

3 commenti:

  1. Si chiama ossessione e penso che sia il punto più comune di tutte noi, anche chi cerca di guarire ce l'ha.

    Cmq io pratico arti marziali a livello agonistico. Nemmeno io ho tempo. Quest'anno ho la maturità e studio tutto il giorno... quando non studio mi alleno. Vado in palestra 6 volte la settimana e mi alleno la mattina alle 5 prima di andare a scuola. Il tempo c'è, fidati!!!
    Io ho una vera passione nelle arti marziali e se piacciono anche a te io ti consiglio di ricominciare, ti farebbe molto bene! =)

    RispondiElimina
  2. ciao..
    questo maledetto cibo..
    lo respingiamo ma ci attrae..
    e la gente mangia mangia.e mi chiedo'perchè io non so mangiare?perchè per me il cibo è altro?'..
    anche io ingrassata-dimagrita-ingrassata..
    binge-anoressia-binge..

    ora sono capace di svuotarmi il frigo in 10 minuti..
    il cibo per me non è condivisione..


    se vuoi passa da me

    RispondiElimina
  3. Da sempre il cibo è l stato il collante delle famiglie, delle vecchie amicizie, delle nuove conoscenze e così via..
    Da sempre, dico c'è questo culto per il mangiare..(soprattutto al sud)
    E pensando bene, in loro non c'è nulla di sbagliato.
    Siamo noi quelle ossessionate..
    Ti stringo
    Lilies

    RispondiElimina